THE EAGLE SOARS ALONE moto-gente-letture pericolose

Questo blog vuol essere, oltre che una raccolta di immagini e testi diversi e si spera interessanti, un omaggio a persone e cose spesso considerate pericolose o da evitare. E magari proprio per questo divenute nel corso degli anni affascinanti. In alcuni casi veri modelli. Soprattutto agli occhi di chi intenda condurre una vita dissoluta, dissipando beatamente al vento la propria esistenza.

28 gennaio 2012

Gianni e il muro della morte



cazzo gianni, anche tu eri partito tanto bene con questa, è proprio il caso di dirlo, immortale cansoncella del 64. trattavi temi tipo la vita, la morte, il coraggio, la moto.

certo che poi ti sei ridotto proprio male però...ti dico solo che sei uno dei cantanti preferiti da mia madre. ecco, riflettici. manda affa sanremo e...torna nel nostro giro.

Il ragazzo del muro della morte,
tra la gente che in piedi lo saluta,
gira gira sfidando la sua sorte
alle porte della città

Lui che gira sul muro della morte
e sorride per non aver paura
e sorride fingendo d’esser forte
alle porte della città

Mentre combatte la vita,
la più disperata
con mani d’acciaio
con cuore d’acciaio
e gira e gira ti pensa e ti ama
tu preghi per lui,
no non piangere, no non stare in pena,
se lui rischia ogni giorno la sua vita,
non cercar di cambiar la sua sorte,
la sua vita è il muro della morte

Mentre combatte la vita,
la più disperata
con mani d’acciaio
con cuore d’acciaio
e gira e gira, ti pensa e ti ama
tu preghi per lui
no non piangere, no non stare in pena,
se lui rischia ogni giorno la sua vita,
non cercar di cambiar la sua sorte,
la sua vita è il muro della morte
la sua vita è il muro della morte
è il ragazzo del muro della morte

22 gennaio 2012

1961 Replica



Da un po' mi ero deciso per un tourlite. quello che mi frenava erano le solite grafiche nere o bianche con le banalotte righine racing...poi mi sono ricordato che qualche anno fa era presente sul catalo bell, questo stupendo schema di verniciatura asimmetrico nero/arancione, inframezzato da una banda dorata e rifinito da filetti tirati a mano. mi sono dato a qualche veloce ricerchina ma i prezzi sono ormai alla follia. diciamo intorno ai 300euroni, mica dollari sfigati!

...poi il colpo di fortuna e me lo sono portato a casa.

ovviamente l'ho già tutto smontato e ho tirato via una buona metà del rivestimento in polistirolo. ora veste che è una meraviglia, bello aderente, senza quell'assurdo bozzo sulla testa. ih ih...
ovviamente dont try this at home, ma anche si.

E così mi sono anche giocato l'ultimo adesivo che mi era rimasto...non ci sono più scuse, per avviare la nuova produzione.

16 gennaio 2012

SLY II - Il Dubbio


Beccàte in giro un altro paio di foto.

Sopra, rocky riceve per natale, la moto fresca di concessionaria, con tanto di casco integrale bell, a corredo. In cambio di una pelliccia, probabilmente in puro pastore teTesco.

Sotto, fa un giro nella notte con l'flh già riverniciata e si libera di sto cazzo di casco...

L'electra è proprio una heritage edition, prodotta in 784 esemplari nell'81. Unica stranezza, il fatto che monti cerchi in lega e sellona doppia tuck e roll. infatti inizialmente pensavo fossero stati sostituiti contestualmente alla riverniciatura ,per dare un aspetto più aggressivo all'insieme. Tutti gli esemplari che ho trovato, solitamente sono dotati di buddy seat e i cerchi a raggi.

Per il resto invece, tutto corrisponde. anche i pneumatici con il doppio righino bianco. mah. possibile che abbiano fregato l'ignara adriana, rifilandole due cerchi in lega? certo se dobbiamo dirla tutta, non è che fosse proprio sveglissima...oppure è solo una delle tante magie del cinema.

ADRIANA...ADRIANA...ma va  a cagare.

11 gennaio 2012

SLY



Sly posa fiero, forse dell'enorme wattaggio del phon con il quale si è cotonato il ciuffo, sulla bella electrona 1978, versione heritage, apparsa nel film rocky III.

Niente trasformazioni radicali, solo un veloce spogliarello delle varie suppellettili... una bella verniciatura giallo nera, l'italian stallion aerografato sul serbatoio, qualche piccolo particolare come la sella e pochissimo altro. è l'agosto del 1981.

La moto è stata esposta per diverso tempo al planet hollywood di londra.

3 gennaio 2012

TSO




Questo post è dedicato a tutti quelli per i quali TSO non vuol dire trattamento sanitario obbligatorio, pochi in verita visto che sono soliti seguire questo blog, bensì Therry Sabine Organisation.

Mi piace iniziare l'anno come ormai consuetudine, con una storia leggermente più articolata del solito.

Questa è la storia della Parigi Dakar e del suo leggendario fondatore  Therry Sabine. Discreto pilota (ha corso anche a le mans), gran inventore di gare, e caduto sul campo, con il suo elicottero. il che basterebbe a rendere già il tutto interessante ed istruttivo.

Se non fosse che la vera parte affascinante della vicenda è costituita da quella che viene da sempre identificata con il termine "carovana" dei piloti. O con quello più sprezzante di baraccone.

Il perchè è facilmente intuibile, guardando i protagonisti, in particolar modo delle prime due edizioni della corsa partita da Parigi gli ultimi giorni del 1978. magari oggi ci appaiono degli esagitati a bordo di mezzi improponibili (cito tra tutti il giornalista francese Jambert che partecipò nel 79, in sella alla bmw r 65 con la quale andava a lavorare tutti i giorni, senza voler infierire su chi andò in vespa nell'80, in xl 125 o renault4) e con delle mise che con un po' di pietà potremmo definire raffazzonate. però...

...beh, però bisogna tenere presente che, semplicemente e con enorme spirito pionieristico e d'avventura, e un po' di innegabile cazzeggio, stavano INVENTANDO una disciplina motociclistica. e plasmando una tipologia di moto: le cd endurone africane, che si impadronirono in breve del mercato motociclistico. Non credo sia necessario citare le varie gs, xl 600, xt 500 prima e tenerè poi ecc ecc.

Io li trovo grandiosi. ed in effetti il sito DAKARDANTAN è uno dei miei rifugi segreti sul web.

Ci passo delle ore a guardare mezzi e volti, tute e stivali, caschi e guanti. sono un feticista, è risaputo. niente di nuovo. lo so che potrebbe sembrare esagerato, ma secondo me sono siti del genere, fatti con amore e perizia, che danno un senso alla rete.

Inutile andare oltre. se mi cercate e non mi trovate, semplicemente tenete presente che con buona probabilità, mi sono rintanato da quelle parti. magari a sognare di galleggiare nel fesh fesh con il mio ktm gs 600, ancora in pieni anni 80.

ah, ps. se non volete farmi incazzare non parlatemi della dakar sud americana. roba per pivelli sponsorizzati.